SAN MARINO GREEN FESTIVAL 2019 L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE ELISABETTA RIGHI IWANEJKO

“Il legame fondamentale che unisce tutti noi è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio”. La celebre frase del Presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy, pronunciata nel giugno 1963, sottolinea l’importanza della salvaguardia dell’ambiente.

Un tema che negli ultimi due decenni è diventato dominante anche sulla scena politica internazionale. A prescindere dai diversi esiti delle varie Conferenze Onu e degli accordi e trattati stipulati in materia, resta evidente che molto dipende dal comportamento di ognuno di noi.

Dove gli stati hanno fallito, possono invece cambiare la situazione le singole comunità. Mentre i governi nazionali dibattono sui tetti all’emissioni industriali e sulle politiche energetiche innovative, è soprattutto nelle città, nelle piccole comunità, che si può invertire la tendenza perchè lo sviluppo sostenibile in un ambiente compatibile non rappresenta una chimera, bensì il volano per il futuro prossimo.

Oltre alle cosiddette grandi opere, vedi querelle sulla Tav e Tap in Puglia, che sconvolgono assetti mutuati nel tempo, la vera sfida si affronta in ambito locale. Nei Psc Piani Strutturali Comunali ex piani regolatori occorre frenare l’avanzata del cemento e incrementare le aree verdi che sono un polmone indispensabile per la salute pubblica.

Siamo tutti consapevoli che le risorse naturali, alimentari, floreali, faunistiche devono essere tutelate in quanto l’esasperato sfruttamento del territorio ha spesso causato la distruzione dei prodotti della terra e favorito il dissesto idrogeologico così come l’agricoltura è la base dell’economia assieme alla primaria risorsa naturale l’acqua.

Pertanto emerge dagli interventi che mi hanno preceduto, che l’ambiente, assieme alla sicurezza e al lavoro, è uno degli obiettivi primari per il rilancio del sistema paese Italia e questo vale anche per la Repubblica di San Marino.

I numerosi progetti e iniziative, che hanno avuto in questi anni l’obiettivo di sviluppare l’educazione ambientale della popolazione, e a maggior ragione il SAN MARINO GREEN FESTIVAL hanno incentivato in modo tangibile l’instaurarsi di una cultura di partecipazione e impegno attivo della comunità per l’ottenimento di un ambiente salubre e vivibile incidendo sui fattori di rischio correlati al degrado ambientale, e permettendo così un’importante azione di prevenzione per la salute.

L’obiettivo è quello di contribuire attivamente a promuovere un modello concreto di sviluppo sostenibile che, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali si devono rendere coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali.

Parlare di futuro è agire con soluzioni concrete e purtroppo urgenti ormai.

“Basta un semplice gesto di libertà per avviare il cambiamento più radicale!” La celebre frase di Papa Giovanni Paolo II pronunciata nell’ottobre 1981, quando ancora il Muro di Berlino era lo spartiacque tra l’Europa libera e democratica e l’Europa comunista, si adatta perfettamente al nostro contesto.

La cura dell’ambiente parte da noi stessi. Infatti come noi curiamo quotidianamente con l’acqua le piante e i fiori che abbiamo nella nostra casa, così con responsabilità e civiltà dobbiamo comportarci anche all’esterno.

La diffusione di una“nuova cultura ambientale e sociale”dovrà a mio avviso, comprendere quel complesso di conoscenze, valori e competenze che riguardano la tutela all’ambiente, la salute e la qualità della vita delle persone, delle usanze, delle abitudini, dei costumi propri di ciascuno, nel pieno mutuo rispetto delle differenze, e assumere per tale motivo un ruolo fondante nella vita delle comunità civili, assicurando tangibili benefici in termini di salute, sicurezza e una migliore fruizione del territorio circostante e dei servizi offerti.

Nuove idee, nuovi progetti, portano solo beneficio, consolidando il tessuto di amicizia e la voglia di fare, ritrovando l’entusiasmo necessario per proporci protagonisti della vita culturale e sociale dei nostri due Paesi.

L’imperativo è non abbassare la guardia, impegnarsi tutti ed andare avanti per difendere il sentimento di amicizia e di collaborazione fra le nostre due Nazioni da sempre amiche.

Per queste ragioni – condivise dai membri del Consiglio direttivo, da coloro che lavorano e s’impegnano nelle nostre attività, l’Associazione San Marino – Italia vuole riconfermare la più ampia disponibilità per essere di supporto a tutte quelle iniziative che siano di comune interesse e che migliorino i rapporti fra i due Paesi.

Elisabetta Righi Iwanejko

Segretario Generale Associazione San Marino-Italia